Italia Lifestyle Costiera Amalfitana

"Stai davanti al Signore che pende dalla Croce : egli ha versato il sangue del suo cuore per guadagnare il tuo cuore" con questo meraviglioso incipit estrapolato dalle meditazioni di S.Teresa D'Avila, la sacra rappresentazione vuole portare lo spettatore a riflettere sul sacrificio della croce: questo strumento di tortura inventato dall'uomo per soccombere il suo simile, viene letto e interpretato dal messaggio di Cristo come strumento non di tortura ma di redenzione. " portare la sua croce" ha il suo intrinseco significato di chi viva intensamente le sofferenze della vita terrena per offrirle al Signore come strumento di redenzione.
Partendo da questa riflessione, il testo di " CRUCIFIXUS" ne è l'espressione concreta: la sua strutturazione teatrale , basata su due parametri letterari, la lettura dei sinottici e le testimonianze di chi " vive la croce" nel nostro quotidiano, tra gli emarginati e i sofferenti, tra grida inascoltate dall'ottusità umana ma non da Lui.
Su questo parallelo, vogliamo portare la nostra testimonianza di fede, attraverso una drammatizzazione di ciò che accadde in quei giorni tra le strade di Gerusalemme, e di ciò che accede tutt'ora dietro l'angolo della strada di casa nostra, tra le mura di un nostro vicino o di un apparente estraneo, un dramma di Passione, ma anche di redenzione e di chi , come molti laici o fratelli e sorelle che hanno deciso di abbracciare la sua Croce e vedere nel sorriso di un nostro fratello più debole, la certezza della presenza del Crucifixus che si è immolato e si è rivestito di luce, illuminando i nostri occhi di vita eterna.