Tu sei qui: Eventi e SpettacoliGuido Reni e la magnificente bellezza. Capolavori da Ascoli Piceno
Inserito da (admin), giovedì 6 luglio 2017 15:30:25
La bellissima Annunciazione, dipinta da Guido Reni intorno al 1628 e proveniente dalla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, diventa testimonial, insieme a due tele di Giacinto Brandi, del vasto patrimonio artistico che è stato danneggiato dal devastante terremoto che ha colpito il centro Italia e in particolare le Marche.
Visitando la mostra e acquistando il catalogo è possibile contribuire al restauro di un dipinto custodito ad Ascoli Piceno e danneggiato dal terremoto.
Un capolavoro assoluto dell'arte del Seicento, "da tutti i virtuosi ammirata per una delle più belle, se non la più bella delle sue bellissime dipinture", approda nel cuore della Sicilia per sostenere il territorio marchigiano ferito dall'ultimo sisma.
La somma bellezza dell'arte "senza tempo" di Guido Reni si può ammirare a Nicosia insieme ad altre due tele pendant del caravaggesco Giacinto Brandi con il Beato Bernardo Abate e San Benedetto Abate, provenienti dalla chiesa ascolana di Sant'Angelo Magno, da dove sono state rimosse in seguito ai danni riportati dal terremoto del 30 ottobre 2016.
Le opere marchigiane trovano una location d'eccezione all'interno della Chiesa di San Calogero, un gioiello da riscoprire del barocco siciliano, edificato alla fine del Seicento dalla Confraternita di Santa Maria degli agonizzanti, dove agli inizi del Settecento porta a compimento un ciclo di affreschi il pittore nicosiano Filippo Randazzo che era stato allievo a Roma di Sebastiano Conca.
La mostra non è soltanto un'occasione unica per ammirare le opere ascolane, ma anche la possibilità di scoprire l'arte a Nicosia che possiede preziosi gioielli poco noti al grande pubblico.
Infatti, è possibile visitare l'esclusivo e assai raro soffitto ligneo dipinto quattrocentesco (per info e prenotazioni www.guidorenianicosia.it), nascosto in Cattedrale sotto l'attuale soffitto ottocentesco, affrescato dai fratelli Manno. In Cattedrale, poi, sono custodite opere di Josepe de Ribera detto lo Spagnoletto, di Salvador Rosa e di Pietro Novelli, ma anche una copia della Crocifissione di San Pietro che un anonimo artista ha eseguito intorno alla fine del Seicento, ispirandosi alla ben nota composizione di Guido Reni, a testimonianza della fama dell'artista sull'isola e in particolare a Nicosia, dove si trovano anche copie di altri artisti seicenteschi. Non solo, Nicosia conserva straordinari affreschi eseguiti nel 1714 dentro la Chiesa di San Vincenzo dal pittore fiammingo Guglielmo Borremans che dopo un recente restauro sono ritornati agli antichi splendori di un barocco entusiasmante e coinvolgente.
L'arte aiuta l'arte a ritrovare un'identità ferita e a scoprire un territorio nel cuore della Sicilia che riserva grandi sorprese.
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