Tu sei qui: Eventi e SpettacoliLe passioni del re
Inserito da (admin), venerdì 13 gennaio 2012 15:30:59
La villa della Petraia, che più di altre residenze medicee rispecchia nella sistemazione degli interni la presenza dei Savoia a Firenze, ospita nell'anno delle celebrazioni dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia, una piccola mostra dedicata al periodo in cui fu abitata da Vittorio Emanuele II e da Rosa Vercellana, contessa di Mirafiore. L'occasione espositiva dà la possibilità di indagare tramite dipinti, arredi, oggetti e documenti, la vita privata del re sullo sfondo delle trasformazioni storiche dell'Italia e di Firenze, che passava al ruolo di capitale.
I dipinti di Paesaggio acquistati alla prima Esposizione Nazionale, tenutasi proprio a Firenze nel 1861, mostrano da un lato le scelte fatte dal re per l'appartamento privato alla Meridiana di Palazzo Pitti, e dall'altro restituiscono il volto variegato di un paese unito, dalle Alpi alle Marine dell'isola d'Elba, alla campagna laziale.
Le note passioni del re per la caccia e per gli animali si ripercorrono, nel suo rifugio preferito della Petraia, attraverso gli acquerelli dei cavalli prediletti, fra i quali alcuni partecipi delle battaglie militari per l'indipendenza.
Questi dipinti erano parte dell'arredo del Gabinetto del re alle nuove Scuderie di Porta Romana - corrispondenti all'attuale Istituto d'arte -, unico intervento edilizio di rilievo effettivamente realizzato a Firenze in epoca sabauda su progetto di architetti regi piemontesi e sul modello della tenuta della Mandria di Venaria Reale, prima del trasferimento della capitale a Roma.
La varietà di tipologie degli oggetti esposti consente inoltre di ricostruire questo periodo della storia di Firenze attraverso i segni materiali offerti anche da oggetti d'arte applicata che aprono verso aspetti meno noti del collezionismo e del gusto sabaudo, come quello dell'interesse del re per i volatili e per i cavalli. Elementi entrambi che giustificano la diffusione dell'immagine del re galantuomo, ritratto nella quotidianità degli abiti da caccia.
Attraverso i documenti, si ripercorrono infine i preparativi relativi alle nozze tra Emanuele di Mirafiore, figlio del re e della "Bella Rosina", con Blanche de Larderel, la cui festa di fidanzamento si tenne alla Petraia il primo settembre 1872. La copertura in ferro e vetro tramite la quale il bellissimo cortile affrescato venne trasformato in salone da ballo, costituisce tuttora il più significativo richiamo a quell'avvenimento.
Nel catalogo sono infine illustrati e posti in parallelo gli appartamenti privati del re alla Petraia e alla Palazzina della Meridiana di Palazzo Pitti, oggi sede della Galleria del Costume.
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