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Dal 21 febbraio al 15 marzo si tiene, nelle sale Putti e Capitolo del Chiostro di Sant'Agostino a Pietrasanta, la mostra "Dimmi chi sei", trenta opere recenti di Fabio Calvetti. Esponente della nuova Figurazione Italiana, Calvetti nelle sue opere rappresenta l'attesa, l'assenza.
Calvetti predilige la notte, che- afferma in una poesia - "cancella dettagli/ e presenze inutili, / mettendo in scena solo l'inevitabile verità/ di un attimo, statico, accecante e silenzioso".
La mostra è organizzata dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con la galleria Spagnoli di Firenze.
In occasione della mostra sarà presentato un catalogo dedicato a Calvetti, con il contributo critico di Giovanni Faccenda e con alcune poesie di Alda Merini ispirate alle opere dell'artista.
Fabio Calvetti, nato nel 1956 a Certaldo, nel 1978 si è diplomato all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ha studiato con Fernando Farulli.
I suoi principali riferimenti artistici sono Hopper con la sua visione desolata e solitaria dell'uomo contemporaneo e Sironi con i suoi profondi silenzi.
Con gli anni Novanta iniziano le prime mostre personali, soprattutto all'estero, in Europa, negli Usa e in Giappone. Dopo l'esperienza internazionale le sue opere cominciano a trovare spazio anche in Italia e arrivano le importanti personali di Certaldo (Palazzo Pretorio) e di Genova (Galleria Guidi) nel 1997, di Ercolano (Villa Campolieto) nel 1999 e di Napoli (Casina Pompeiana) nel 2000. Il debutto a Milano è nel 2003 alla Galleria Artesanterasmo, presso la quale esporrà ancora nel 2006 e nel 2008.