Tu sei qui: Eventi e SpettacoliSalerno - ATANASIO SOLDATI
Inserito da (admin), mercoledì 19 novembre 2008 00:00:00
Salerno, galleria Il Catalogo, via A.M. De Luca, 14 - 22 novembre - 10 dicembre 2008
Inaugurazione sabato 22 novembre ore 19. Info.:www.ilcatalogo.com - 089232666
Comunicato Stampa
La galleria salernitana Il Catalogo di Lelio Schiavone ed Antonio Adiletta, proseguendo quel percorso artistico di approfondimento dei Maestri del Novecento italiano, intrapreso quarant'anni or sono, con questo evento espositivo proporrà
l'assoluta eccellenza del nostro astrattismo, tanto per la precocita' della sua nascita, quanto per l'indiscutibile valore dei suoi risultati creativi. Artista simbolo di questa corrente è Atanasio Soldati, del quale verranno esposti, in una mostra che verrà inaugurata sabato 22 novembre alle ore 19, venticinque opere tra acquerelli, disegni e tempere, provenienti dall'atelier dell'artista.
A considerare oggi l'opera di Soldati, soprattutto analizzandone schemi ed impianti, non si può sfuggire al fascino che la nitidezza di tali progetti infonde: il pittore agisce spesso e volentieri sulla scorta di una griglia e, tuttavia, all'insegna di una astrazione geometrica, la sua particolare associazione linea - campitura di colore trascende, di gran lunga, ogni forma di schematismo filosofico. Soldati infatti, racchiude nelle sue opere, fruendo di un colore non imitativo della realtà, la sensazione di offrire alla composizione un concetto di dinamica delle forme e dei piani, che manifesta la qualità di un'invenzione espressiva, specchio di un mondo che indaga oltre il visibile quotidiano.
L'operazione dell'artista affonda oltre la scorza del fenomeno; ma ciò non significa 'astrarre' dalla natura dimenticandola, quando piuttosto penetrare, 'addentrarsi' nel profondo del naturale, entrare in contatto spirituale e mentale per esaltare la sostanza calata nelle forme percettibili. Non estraniazione, ma assunzione di forme nel regno superiore della ragione. La sua analisi concerne le possibilità di sviluppo plastico-volumetrico della diversa capienza o del diverso carico luminoso dei piani colorati. I colori, però, non sono quelli dei tardi romantici, come in De Chirico, né sostanzialmente tonali, come in Carrà e Morandi, ma inquadrature di zone cromatiche pure, a cui la scenografia metafisica, piuttosto allusa che costruita, serve da impaginazione. E' chiaro che Soldati ha meditato a lungo, criticamente e senza passionalità di sorta, sull'antitesi tra Futurismo e Metafisica: non accetta l'irrealismo e l'immobilità spaziale della Metafisica se non come correttivo del dinamismo fisico del Futurismo. Il suo oscillare tra metafisico e astratto sarà sensibile sin verso il 1950, poi sarà sostituito da un indirizzo di rigoroso astrattismo geometrico, anche se la disposizione stessa dei colori e degli spazi seguiterà a suggerire un gusto tra il lirico e l'ironico. Lo sviluppo estremo dell'arte di Soldati conferma, oltre che la fedeltà all'ideale astrattistico, quella, più importante, del pittore alla coerenza e all'organicità del proprio mondo interiore, ovvero un favoloso caleidoscopio dove immagini di spazi, case, squadre, palle, sfere, scatole, appaiono appiattiti e irriconoscibili se non attraverso il filtro di una rievocazione impercettibile e sotterranea, epifanie di sogni, implacabili come una macchina, rievocatori di un mondo fanciullo, fatto di misteriose stanze colme di giocattoli ignoti e variopinti.
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