Tu sei qui: Territorio e AmbienteFalcade
Inserito da Mariarosaria Pisacane (admin), martedì 5 luglio 2011 21:30:56
Il toponimo deriva dal verbo "falciare", necessariamente collegato all'attività agricola, un tempo molto praticata nella zona. Comune sparso in provincia di Belluno, situato nell'alto bacino del torrente Biois e circondato dalle vette dolomitiche del Focobon e dalle cime d'Auta, ai confini con il Trentino Alto Adige, Falcade è un noto centro turistico ad oltre 1100 metri di altitudine, dotato di moderni impianti di risalita, di belle piste illuminate e, all'occasione, innevate artificialmente. L'economia cittadina, oltre che sul turismo, si basa anche sul fiorente artigianato del legno.
La zona si popolò per la prima volta intorno all'anno Mille: gli abitanti la scelsero perchè più riparata e ricca di boschi. Il primo abitato si sviluppò ad un'altezza di 1300 metri e, successivamente, si estese nel fondo valle. Già nel XIII secolo si erano diffusi i commerci ed il centro assunse una certa importanza. La suddivisione in Regole fu riconosciuta e legalizzata dalla Repubblica di Venezia che acquistò il potere sul territorio nel XV secolo; in quel periodo i Visconti di Milano, il Duca del Tirolo e l'austriaco Felzer devastarono la vallata. Caduta la Serenissima, il paese fu conquistato dalle truppe napoleoniche; poi passò all'Austria ed, infine, al Regno d'Italia.
Da vedere:
La chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano, risalente agli ultimi anni del XV secolo e successivamente più volte rimaneggiata, è affiancata da un campanile più tardo edificato nel 1885 e caratterizzato da una guglia estremamente aguzza. Conserva al suo interno pregevoli opere d'arte, tra cui una pregevole pala, opera settecentesca di Valentino Rovisi, ed un Crocifisso in legno realizzato dallo scultore Marchiori da Caviola.
La chiesa parrocchiale, dedicata alla Madonna Immacolata, è di recente costruzione ed il progetto è stato realizzato dall'architetto Vettorazzo.
La chiesa della Madonna di Pompei a Villotta.
La chiesa di San Pio X a Caviola del 1958.
La chiesa dedicata a San Romedio a Ganz.
Lo studio-museo di Augusto Murer raccoglie molte opere dell'artista originario di Falcade.
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