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Inserito da Mariarosaria Pisacane (admin), mercoledì 22 giugno 2011 07:25:08
Il toponimo deriva dall'antroponimo latino "Rufrius" a cui è stato aggiunto il suffisso "-anus" per indicare appartenenza. Comune in provincia di Salerno, situato nel Cilento, tra il Monte Sacro ed il Centaurino, nell'alta valle del fiume Mingardo, l'abitato conserva ancora intatto l'originario assetto medievale, con la sua rete di scale e vicoli; si trova su una collina e si distingue nettamente nel verde circostante grazie al candore delle sue case.
Il centro fu fondato intorno all'anno Mille da alcuni agricoltori: costoro, infatti, per porsi al riparo dagli attacchi dei briganti si trasferirono nel luogo in cui oggi sorge il paese, su un poggio, nei pressi del convento dei Basiliani. Questi monaci, provenienti dalla Grecia, introdussero presso le popolazioni della zona le tecniche agricole ed i loro costumi. Le case furono edificate intorno all'antica basilica degradando progressivamente sui fianchi della collina. In epoca successiva il nucleo urbano fu circondato da mura con tre porte di accesso, di cui una dotata di torre di guardia. Il feudo, nel corso dei secoli, è stato sottoposto al dominio di varie famiglie nobiliari. Nel XIX secolo Rofrano fece parte del circondario di Laurito, nell'ambito del Distretto di Vallo; a cavallo tra il XIX ed il XX secolo fu territorio di Vallo della Lucania.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale di San Nicola, di antica fondazione, si presenta con le forme che le sono state conferite da un rimaneggiamento risalente al Settecento. Si presenta a tre navate, riconoscibili già da come la struttura si presenta all'esterno: un corpo centrale sormontato da un piccolo timpano e due laterali, più minute, ciascuna con la sua falda del tetto spiovente. In facciata una nicchia con statua e finestre. Il campanile, slanciato e dalle forme originali, poggia su base quadrata ed ha termine con un tamburo rifinito da un elemento a forma di ampolla. L'abside rettangolare conserva un coro ligneo risalente alla prima metà del XVIII secolo.
Il santuario di Santa Maria di Grottaferrata, dalla struttura semplice ed al tempo stesso imponente. Conserva un crocifisso ligneo quattrocentesco ed una statua della Madonna con Bambino molto venerata.
La chiesa di Santa Maria presenta una facciata movimentata da un imponente portale, da due nicchie laterali e da una finestra centrale. Il tetto è a capanna, il campanile, a base quadrata, è aderente alla struttura principale e si trova in posizione retrostante. È composto da due corpi, di cui quello inferiore più largo rispetto al superiore.
La chiesa di Sant'Anna situata nel centro storico.
Il centro storico e la Porta Sant'Antuono, una delle tre di accesso alla città, conserva un'epigrafe che ricorda gli uomini partiti dal paese per la seconda Crociata.
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