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Milano - Fondazione Arnaldo Pomodoro

La Collezione Permanente

Inserito da (admin), lunedì 28 gennaio 2008 00:00:00

In esposizione 120 opere, tra sculture, pitture, disegni, in parte opere di Arnaldo Pomodoro, in parte lavori di altri artisti che appartengono alla sua raccolta. Questi due nuclei costituiranno la raccolta permanente della Fondazione. Il percorso espositivo si sviluppa documentando le due anime della collezione. La sezione dedicata alle opere di Arnaldo Pomodoro ha la funzione di condurre il visitatore lungo l'evoluzione stilistica dell'opera del maestro: si apre con le prime superfici graffiate, figlie di una sensibilità informale e pittorica, che lo condussero fino alla sua prima Biennale di Venezia (1956), prosegue con gli anni in cui Pomodoro affrontò il volume geometrico e il suo disporsi a tutto tondo, complici anche la colonna realizzata per la mostra di Spoleto (1962) e l'invito alla Biennale del 1964 dove vinse il premio per la Scultura. Si passa, quindi, al suo tipico linguaggio plastico, con i volumi erosi da una carie interna eppure ancora testimoni di una pienezza passata, con ritmi sincopati della forma e mutamenti improvvisi nel trattamento della luce. Infine, una sezione raccoglie progetti di opere non realizzate, con una presentazione di ciò che sarebbe dovuto essere il cimitero di Urbino.
Il percorso si completa documentando in modo molto ampio gli interessi, gli scambi e le corrispondenze culturali vissuti da Arnaldo Pomodoro e condivisi con alcuni dei protagonisti internazionali delle arti visive, dal secondo dopoguerra a oggi. Le opere spaziano dall'Informale alle nuove tendenze, dall'ambiente milanese di fine anni Cinquanta (Baj, Dangelo, Dorazio, Tancredi) agli statunitensi (Nevelson, Di Suvero), ai contatti con artisti più sperimentali e di orientamento diverso (Schifano, Angeli, Paolini, Boetti, Kounellis). Non mancano opere di coloro che Pomodoro considerava maestri e di colleghi contemporanei: ecco dunque le sculture di Arturo Martini, Ettore Colla, Mirko Basaldella, in uno sguardo retrospettivo che giunge fino a Man Ray, ai disegni di Léger, di Miró, di Licini, ai collages di Hans Richter.

Durante tutto il periodo di apertura, è possibile usufruire di laboratori didattici differenziati: le proposte educative della Fondazione, a cura di Franca Zuccoli, sono rivolte ai bambini, agli adolescenti, agli adulti, agli insegnanti e agli operatori culturali, alle famiglie.

Per informazioni telefonare allo 02.89075394.

Via Solari Andrea, 35

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